Stress e bruxismo

25.09.2024

In medicina è chiamato Bruxismo, ma è più comunemente conosciuto come digrignamento. Ci riferiamo all'atto involontario e non avvertito di stringere o digrignare i denti in maniera abitudinaria, azione che porta i muscoli masticatori a contrarsi causando lo sfregamento delle arcate dentali e, di conseguenza, deteriorando la superficie dei denti.
Se non diagnosticato, il bruxismo può causare danni permanenti ai denti e all'articolazione temporo-mandibolare.
Questo problema è uno dei disturbi del sonno più diffusi ed è molto difficile da gestire, poiché manifestandosi di notte, durante il sonno, non si ha il controllo su di esso. Esiste, ad ogni modo, anche una forma di Bruxismo che si manifesta durante le fasi di veglia, conosciuto come Bruxismo diurno.

Si riscontra spesso il digrignare i denti nei soggetti che soffrono di

• Ansia

• Stress

Il bruxismo è anche un disturbo collegato a problemi di malocclusione. Ovvero quando i denti delle due arcate non sono perfettamente allineati e non c'è una perfetta chiusura tra mandibola e mascella.
Numerose evidenze empiriche sostengono una forte correlazione tra malocclusione e sintomi come stati d'ansia e stress: diversi studi hanno osservato in pazienti con bruxismo, livelli più elevati di catecolamine urinarie e cortisolo, entrambe sostanze chimiche legate allo stress.
Il digrignamento è un problema comune che può avere conseguenze negative sulla salute dentale e sul benessere generale. Per fortuna, esistono diversi rimedi che possono aiutare a gestire questa condizione. Uno degli approcci più efficaci è l'utilizzo della placca, un dispositivo personalizzato che viene indossato per:

• Prevenire il contatto diretto tra i denti;

• Ridurre l'usura dei denti;
• Alleviare la tensione muscolare nella mascella

È fondamentale consultare un dentista o uno specialista in gnatologia per una valutazione accurata e per determinare il rimedio più adatto alle esigenze individuali, garantendo così una gestione efficace del digrignamento.