Cos’è la Gnatologia?
La gnatologia è la branca dell'odontoiatria che studia e cura, sotto tutti gli aspetti anatomico-funzionali, l'apparato masticatorio.
Esiste una stretta relazione tra il corretto contatto delle due arcate dentali, i muscoli mandibolari e le ossa cranio-mandibolari. La gnatologia si occupa proprio di studiare e ripristinare il corretto equilibrio tra questi distretti risolvendo la sintomatologia che ne deriva.
L'obiettivo comune degli gnatologi è l'individuazione del corretto rapporto cranio-mandibolare, il suo mantenimento e il suo ripristino.
Dopo un'accurata anamnesi e diagnosi, la terapia iniziale utilizzata in gnatologia è il BITE: una placca in resina che migliora la chiusura delle arcate dentarie e ristabilisce la loro posizione corretta. In presenza di mal di testa frequenti, dolori articolari, acufeni è sempre consigliabile rivolgersi ad uno specialista in gnatologia clinica.
Chi è lo gnatologo?
Lo gnatologo è un dentista specializzato in gnatologia che grazie ai suoi studi possiede specifiche competenze per l'identificazione e la risoluzione di vari problemi gnatologici: malocclusioni, disordini cranio cervico-mandibolari, bruxismo, alterazioni dell'articolazione temporo-mandibolare.
Quando recarsi dallo gnatologo?
Nonostante la gnatologia clinica si conosca da oltre un secolo, è solo recentemente (da circa venti anni) che grazie ad ulteriori studi dineurofisiologia, essa viene praticata; pertanto per un paziente la figura dello gnatologo può risultare dubbia. Si dovrebbe effettuare una visita gnatologica nei casi di "click" della mandibola mentre mangiamo, di forti cefalee apparentemente inspiegabili, di dolori muscolari (soprattutto a carico della cervicale) e in presenza di frequenti infiammazioni del nervo trigemino facciale.
Inoltre vi possono essere sintomi posturali dovuti ad una malocclusione quali dolori alla schiena e alle gambe, frequenti strappi o stiramenti. In questi casi molto spesso è il fisioterapista o il posturologo ad indicare al paziente un bravognatologo a cui rivolgersi.
Placca di stabilizzazione occlusale:
Con questo termine generico vengonoraggruppate una serie di dispositivi occlusali che sebbene possano essere utilizzati per scopidiversi, presentano identiche caratteristiche funzionali. Questo tipo di placca può essereutilizzata come placca di rilassamento muscolare, come placca di protezione notturna, come placca di terapia preliminare, come de-programmatore degli schemi occlusali e muscolari, come placca di rinforzo muscolare e come placca di svincolo.
Il suo compito principale è quello di immettere in un sistema tutte quelle caratteristiche di funzionalità che per i motivi più svariati si sono perse o non sono mai state presenti.
La placca è un mezzo terapeutico diagnostico che deve permanere nel cavo orale per diverse settimane, spesso per mesi, in altri casi per anni.